1) Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro “Roma Esoterica” cosa diresti?
Considero questo libro come il mio contributo per spiegare quanto sia importante la serie di Roma Sparita formata da 120 acquerelli dipinti da mio prozio Ettore Roesler Franz. Ho scoperto, infatti, nel corso delle mie ricerche che in questa serie di quadri esistono più livelli di lettura. Naturalmente il primo livello è rappresentato da quello che è ritratto nel dipinto, cioè quello che appare e che è evidente a tutti mentre il secondo livello è rappresentato dal cambiamento del tessuto urbanistico tra quando è stato dipinto a fine Ottocento, e l’assetto del territorio attuale di Roma. Mentre il terzo livello è rappresentato da tutto quello che è nascosto all’interno dei quadri, che ho intuito dopo una lunga analisi di ogni singolo quadro, che mi ha permesso di coglierne il significato esoterico.
2) Da dove nasce l’idea che ti ha spinto a raccontare della tua famiglia, dell’arte e di una Roma inedita ?
Ho voluto raccontare la storia di mio prozio Ettore perché ritengo che i musei del comune di Roma lo considerino un pittore di basso livello. Fino a una ventina di anni fa la serie di Roma Sparita era esposta al museo di Roma a palazzo Braschi a piazza Navona. Poi improvvisamente i direttori dei musei hanno deciso di spostare la collezione in un museo secondario a Trastevere, dove i quadri esposti sono pochissimi mentre la maggior parte dei quadri sono scorniciati e tenuti dentro dei cassetti. Quindi ho deciso insieme con mio fratello Pierluigi di portare avanti un progetto di rilancio della figura di mio prozio Ettore, in cui tra le varie iniziative abbiamo realizzato un sito e istituito dei premi annuali intitolati alla sua memoria. In questi anni ho scritto, iniziando sei anni fa, una biografia romanzata sulla sua vita. Successivamente andando avanti nelle mie ricerche ho scritto due saggi storici, di cui uno sulla mia famiglia (in cui sono risalito fino alla Boemia e a Praga del Settecento) e questo, per cui sono intervistato, intitolato Roma Esoterica sul significato esoterico nascosto nei suoi quadri. Penso che mio prozio Ettore dovrebbe essere considerato come uno dei più importanti pittori simbolisti a livello mondiale.
3) Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro ?
Spesso i grandi artisti nel corso della storia hanno dovuto utilizzare simboli o messaggi nascosti all’interno dei loro quadri perché il potere ha sempre esercitato una forma di censura e quindi certi temi non si potevano trattare in maniera chiara e trasparente, in sostanza hanno dovuto utilizzare messaggi criptati.
Anche Michelangelo ha utilizzato per gli affreschi della cappella Sistina un messaggio criptato ispirato alla kabbala ebraica. Mentre pittori come Leonardo Da Vinci, Nicholas Poussin e anche mio prozio Ettore erano a conoscenza della storia di amore di Gesù con la Maddalena e che ancora oggi nel 2022, per quanto incredibile, rappresenta un argomento tabù, pericoloso da trattare. Il segno, pertanto, che vorrei lasciare nei miei lettori di questo libro è quello di osservare i quadri di mio prozio Ettore e in generale i quadri di grandi maestri, in maniera meno superficiale, più profonda per cogliere e apprezzare i messaggi nascosti.
4) C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere al libro, quando lo hai letto dopo la pubblicazione?
No, non desidero aggiungere nient’altro a quanto già scritto. Penso che questo libro sia da intendere come un rompighiaccio, nel senso che con le mie intuizioni ( prima ) e con le mie analisi ( dopo ) ho rotto qualcosa di consolidato e ho aperto la via per una nuova più profonda interpretazione dei quadri di Roma Sparita. Naturalmente sono conscio che il mio lavoro è solo un inizio e mi auguro che quanto da me iniziato sia portato avanti e approfondito da storici dell’arte e da ricercatori delle facoltà universitarie di arte. Spero che il mio lavoro sia approfondito da persone più qualificate di me in queste materie.
5) Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire “ Roma Esoterica “, quali useresti?
Affascinante, interessante e intrigante.
6) Cosa hai pensato quando hai messo il punto a questa storia?
Terminato di scrivere il libro ho pensato di aver realizzato la quadratura del cerchio tra il contesto in cui è vissuto mio prozio Ettore e la sua produzione artistica. Non si sapeva quasi niente del suo contesto di vita, ad esempio che lavorando al consolato inglese di Roma aiutava in carbonari, pertanto apprendendo questo, così come scoprendo che i suoi bisnonni erano venuti a Roma nel 1747 per scappare dalle persecuzioni contro gli ebrei (sua bisnonna era ebrea), era del tutto naturale scoprire, ad esempio nei suoi quadri che ritraggono il Ghetto di Roma, certi messaggi esoterici. In sintesi nella vita di mio prozio Ettore e nei suoi quadri nulla è mai casuale e che dietro c’è una logica, che tiene unito il tutto.
7) Perché credi si debba leggere il tuo saggio?
Il motivo per cui consiglio di leggere questo libro perché vedendo i quadri di mio prozio Ettore e leggendo il mio libro si viene a conoscere anche la vera storia di Roma e del potere temporale dello Stato Pontificio, che ha causato lutti e crudeltà, di cui ancora oggi, almeno a Roma, si ha timore di ricordare. Basta solo pensare che gli ebrei chiusi nel Ghetto erano trattati peggio delle bestie. Purtroppo, si parla solo della Shoah, come se nessuno volesse più ricordare le persecuzioni subite dagli ebrei per centinaia di anni nei secoli precedenti.
8) Hai nuovi progetti? Stai scrivendo un nuovo libro? Puoi anticiparci qualcosa?
Ho in mente di pubblicare a ottobre 2024 un nuovo libro intitolato “La saga dei Roesler Franz“ che narra la storia della mia famiglia in forma romanzata tra il 1700 in Boemia e a Praga e il 1946, anno in cui si sono sposati i miei genitori sopravvissuti a una guerra terribile, come lo è stata la seconda guerra mondiale, che ha comportato lutti e dolori in tutte le famiglie italiane.
9) Qual è il romanzo che hai letto e ti ha più colpito emotivamente in quest’ultimo anno?
In questi ultimi anni per scrivere i miei libri sono stato costretto a leggere per ricerche e approfondimenti circa 500 saggi in gran parte di storia, storia dell’arte e esoterismo motivo per cui, purtroppo, ho letto pochissima narrativa. Ho letto alcuni alcuni libri di Marco Buticchi tra cui L’ombra di Iside. Buticchi mi piace molto come scrive perché riesce a unire storia, storia dell’arte, esoterismo riuscendo a mescolare tutto insieme in maniera piacevole.
10) Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?
Non ho la presunzione di consigliare alle persone di non leggere un libro. Gli interessi delle persone sono così differenti che penso che ogni libro possa essere amato o apprezzato da qualcuno. Consiglierei sicuramente di vedere meno televisione (sono quasi tre anni che non vedo più nessun canale televisivo) e di leggere più libri.
11) Adesso è arrivato il momento per porti da solo una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere….
A chi mi chiedesse qual il motivo per cui ho iniziato a scrivere dei libri, rispondo che nella primavera 2016 stavo cercando dei giovani laureati in lettere o dei professori di liceo di lettere in pensione che fossero interessati a scrivere la biografia romanzata sulla vita di mio prozio Ettore con un compenso economico adeguato. Inoltre il libro lo avrei pubblicato a mie spese, con il nome sul libro, naturalmente, dell’autore a cui avrei fornito tutto il materiale in mio possesso per facilitare la stesura. Pensavo che a un giovane laureato fosse una proposta interessante, anche per farsi conoscere. Non ho, purtroppo, trovato nessuno.
Rimasi molto amareggiato, però, poiché mi piacciono le sfide, così decisi che lo avrei scritto io…
Quello che è incredibile è che scrivendo la biografia romanzata sulla vita di mio prozio Ettore, ho avuto una serie di intuizioni che si sono rivelate giuste: sicuramente la più eclatante è che avevo intuito che lui avesse avuto una storia d’amore con una ragazza ebrea. Analizzando un anno e mezzo fa un quadro del ghetto, come è anche riportato nel libro Roma Esoterica, c’è il ritratto di questa ragazza che lui ha amato, come è confermato nei numeri, nelle lettere ebraiche e nei simboli che sono presenti in questo quadro.